Sabato 13 luglio (ore 20:00 – ingresso libero e gratuito) nel Chiostro degli Agostiniani in viale Michele De Pietro 10 a Lecce con Marco Damilano, Gianluca Briguglia e un incontro su Comunicazione, accessibilità e inclusività calerà il sipario sulla decima e ultima edizione di “Io non l’ho interrotta“, rassegna di giornalismo e comunicazione politica organizzata dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con Coolclub, Conversazioni sul futuro e Libreria Idrusa, con il coordinamento di Pierpaolo Lala e Gabriella Morelli, nell’ambito della quarta edizione di Agostiniani Libri, rassegna letteraria del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene, con il contributo del Consiglio regionale della Puglia (L.R.34/80).
Grazie alla collaborazione con Anios – Associazione interpreti di lingua dei segni italiana (che in mattinata terrà alle Officine Cantelmo un corso di formazione su lingua e comunicazione politica con Marcello Aprile ed Edoardo Novelli), per tutti gli incontri della serata finale è previsto il servizio di interpretariato LIS|ITA. Su Produzioni Dal Basso è attiva anche una campagna di crowdfunding (in collaborazione con la Creatif Academy del Distretto Produttivo Puglia Creativa) per sostenere la manifestazione con un piccolo e spontaneo contributo.
Alle 20:00 nel Chiostro degli Agostiniani la serata conclusiva partirà con l’incontro “Comunicazione, accessibilità e inclusività“. Alle 21:00 si proseguirà con la presentazione del libro “Malcolm X e Martin Luther King. L’ape e la colomba” del filosofo Gianluca Briguglia (Einaudi), docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Venezia, in dialogo con Alessandra Beccarisi.
Alle 22:00 l’esperienza di Io non l’ho interrotta si concluderà con un incontro con il giornalista Marco Damilano, editorialista del quotidiano “Domani“, autore e conduttore della striscia di informazione “Il cavallo e la torre” su Rai Tre. «Nel 2014, a pochi giorni dall’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Enrico Letta e Matteo Renzi (#enricostaisereno), organizzammo a Lecce la presentazione del libro “Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd” di Marco Damilano, all’epoca redattore dell’Espresso e ospite fisso di Gazebo su Rai 3», sottolinea Pierpaolo Lala. «Da quel primo incontro è nato un bel rapporto di stima e amicizia che un anno dopo, nel luglio 2015, portò – anche grazie ai suoi consigli – alla nascita della rassegna “Io non l’ho interrotta” a San Cesario di Lecce insieme alle amiche e agli amici dell’associazione “L’Alambicco” e del gruppo informale “(Ri)Generazione Politica”. In queste dieci edizioni la manifestazione che, dopo San Cesario si è trasferita prima al Castello Volante di Corigliano d’Otranto e da tre anni a Lecce, ha accolto tantissimi ospiti italiani e internazionali, superando anche le complessità organizzative del Covid. Damilano non è mai mancato e per questo gli abbiamo chiesto di concludere questa avventura con uno “spiegone” di questi ultimi dieci anni. A lui il compito di raccontare la politica italiana e internazionale passando da Renzi a Conte, da Salvini a Giorgia Meloni passando per Obama, Trump, Biden, la Brexit, Draghi, Berlusconi, le guerre in Ucraina e Palestina e la continua strage di migranti nel Mediterraneo senza dimenticare Giulio Regeni».
Qualche mese fa, Damilano ha pubblicato “La mia piccola patria. Storia corale di un paese che esiste” (Rizzoli), racconto di ottant’anni di storia d’Italia, dal 1943 a oggi, dalla Resistenza alle nuove sfide. Gli eventi, i luoghi, i miti, i leader, gli inizi e gli addii che hanno costruito per la prima volta un’identità comune senza eserciti stranieri o dittature. Il Paese che esiste, ritratto nei passaggi cruciali della Repubblica, le conquiste collettive, le cadute, i passaggi oscuri, le tragedie, le rinascite. Il Paese dalle tante appartenenze e dei molti popoli che si sono incrociati, si sono scontrati, avranno la possibilità di ritrovarsi solo partendo dal riconoscimento e dall’apertura. «La patria non è una fortezza da difendere, un castello da rendere inespugnabile, ma è un filo d’erba che trema, un seme che può essere raccolto altrove», scrive Damilano. «Solo accettando la condizione degli ex-patriati, solo se la patria, come l’abbiamo conosciuta, diventa una “Ex-Patria”, potremo ritrovare il senso della nostra appartenenza. Solo perdendoci potremo ritrovarci, solo uscendo da noi stessi potremo ritornare a casa, per poi uscire ancora. Per compiere un altro passo di quel cammino cominciato ottant’anni fa, in una mattina di primavera».
Marco Damilano è nato a Roma nel 1968. Giornalista, saggista, conduttore televisivo, direttore de l’Espresso dal 2017 al 2022, già autore e ospite fisso di Gazebo (Rai3) e Propaganda Live (La7), attualmente collabora con “Domani” e conduce su Rai Tre la striscia quotidiana di informazione Il cavallo e la torre. Tra i suoi libri più recenti “Processo al nuovo” (2017), “Un atomo di verità. Il caso Moro e la fine della politica in Italia” (2018) e “Il Presidente” (2021). È autore dei podcast “Romanzo Quirinale” (2021) ed “Ex Voto” (2022) per Chora media.
Info 3394313397
Programma iononlhointerrotta.com